Mer. Mag 28th, 2025 3:27:17 AM
Ecco pronta la selezione di quesiti rivolti al Dott. Marco Cannavicci da parte degli Utenti di CrimeList.
Buona Lettura..


  1. Mi chiamo Luca G. vorrei sapere quali sono le caratteristiche psicologiche di un agente operativo del SISMI.
     
Le caratteristiche psicologiche di un agente operativo sono ricollegabili essenzialmente a tre: il pensiero, al curiosità, la sicurezza. Il pensiero deve essere in grado di effettuare analisi e sintesi allo stesso momento, vedere sia il particolare che il generale, “la corteccia e l’albero allo stesso tempo”. La curiosità è l’attitudine a sapere, a conoscere, ad informarsi, a raccogliere dati. Con discrezione, con capacità e con naturalezza, facendo parlare l’interlocutore anche di cose su cui da solo, spontaneamente, non parlerebbe. La sicurezza è la capacità di resistere alle varie “seduzioni” che rendono una persona “comprabile” da altri, come ad esempio la seduzione dei soldi, del potere e del sesso. Questo si traduce in competenze relazionali, memoria, dinamismo, stabilità emotiva ed intelligenza emotiva.

 
 
  1. Marco A.; Quali tipi di test psicologici vengono rivolti durante le fasi di selezione?

     

I test psicologici che si effettuano durante la selezione integrano una batteria di test in cui sono previsti sia i test di personalità che i test che valutano il livello intellettivo ed i test che valutano le risorse psicologiche in grado di fronteggiare la tensione nervosa, lo stress e l’emotività (come ad esempio le capacità di coping). Da notare che uno dei test che attualmente viene usato nel reclutamento dei manager dell’industria, il BFQ (Big Five Questionnaire), è nato come strumento di reclutamento degli agenti dei servizi di sicurezza americani. Spesso una delle prove psicologiche che si effettuano è di portare il candidato ad un livello di saturazione mentale in cui deve organizzare al meglio la sua attenzione e cercare di non andare in tilt. Non è richiesta quindi l’intelligenza fredda di chi ha tutto il tempo per decidere cosa fare, viene chiesta l’intelligenza calda di chi deve decidere in una frazione di secondo fra più stimoli che contemporaneamente richiamano la sua attenzione. Nelle selezioni sono importanti i test, tuttavia è molto importante anche l’osservazione diretta di come il candidato affronta i test, della scelta delle sue procedure e di come si integra con gli altri nelle varie attività di gruppo. La selezione dei candidati dura più giorni per cui alla fine di tutti i test e delle osservazioni la griglia valutativa è particolarmente ricca. Tuttavia è sufficiente anche solo una valutazione negativa per bocciare il candidato.

 
 
  1. Gabriella M.; Non ho alcun parente in politica ne alto ufficiale. Conosco benissimo la lingua araba (scritta e parlata). Posso presentare domanda nel SISMI? Ho qualche speranza?

     

Al Sismi c’è un gran bisogno di conoscitori della lingua araba in generale e dei vari dialetti che vengono usati nei teatri operativi di interesse italiano. Il problema è che il Sismi non assume dall’ambito civile, ma acquisisce personale per chiamata diretta da altri Enti od Istituti della Pubblica Amministrazione. In modo particolare dai Ministeri della Difesa, degli Interni e degli Affari Esteri. E’ possibile quindi arrivare al Sismi attraverso un ufficio della Pubblica Amministrazione. Si inizia quindi affrontando dei concorsi pubblici e, una volta entrati, cercare uno “sponsor” che ti segnali al Cesis o al Sismi. 

 
 
  1. Sono Michele J. Vorrei sapere come vengono reclutati gli analisti dei Servizi Segreti. Come posso fare per farmi “conoscere”?. Mi sono appena laureato in Scienze Internazionali e Diplomatiche.

     

I servizi di sicurezza arruolano sia agenti operativi (che operano sul territorio) che analisti (che lavorano alla scrivania analizzando documenti e distillando ipotesi e valutazioni). Per una disposizione del Presidente del Consiglio del 1995, Lamberto Dini, sono sospese le assunzioni dall’ambito civile e le uniche acquisizioni possibili per i servizi sono solo quelle per transito da un altro ufficio della Pubblica Amministrazione. Fino al 1995 si potevano leggere annunci di impiego sui giornali con la dizione “la Presidenza del Consiglio cerca laureati in …”, in realtà erano i servizi che avevano bisogno di quella competenza. Dopo il 1995 questo tipo di annunci è scomparso. A te offro il consiglio di fare concorsi nella Pubblica Amministrazione e di segnalare all’ufficio del personale dell’Ente dove farai servizio le tue particolarità professionali. Se il dirigente dell’ufficio lo riterrà opportuno invierà una tua segnalazione al CESIS (in cui maggiormente operano gli analisti) per una loro valutazione. 

 
 
  1. David B (Investigatore Privato): Vorrei informazioni su corsi, seminari sull’intelligence. Grazie.

     

Attualmente diverse università italiane offrono corsi di preparazione all’attività di intelligence. Questo non offre alcun titolo preferenziale per i servizi di sicurezza istituzionali. Però potresti trovare una buona accoglienza negli uffici privati ed aziendali che si occupano di security ed intelligence. Attualmente le aziende hanno un forte bisogno di esperti della sicurezza per la protezione dei propri interessi e vengono vagliate con attenzione tutte le candidature di persone che masticano i concetti e le procedure dell’intelligence.

 
 
  1. Filippo T. (Consulente d’Azienda): ho frequentato un master in Intelligence. Ho ricevuto molte promesse di arruolamento. Sono passati 3 anni dalla fine del master ma nessuno si è fatto più sentire. E’ stata una truffa? Esistono davvero convenzioni con Master e Corsi di Laurea?

     

Non esistono convenzioni per i servizi istituzionali, loro possono acquisire personale solo per passaggio diretto da un altro Ente della Pubblica Amministrazione. Possono esserci convenzioni o percorsi preferenziali per gli uffici della sicurezza aziendale, allorquando i prodotti trattati dall’azienda finiscono nelle forniture di Enti della Difesa o dell’Interno. Come ad esempio Alenia, Finmeccanica, Marconi, Oto Melara o aziende simili.

 
 
  1. Salvatore R.: sono un ingegnere in telecomunicazioni. Ho svolto il servizio di leva come VFP1, in aeronautica. Posso fare domanda per il SISMI?

     

Il mio consiglio è di inoltrare all’ufficio del Personale dell’Ente militare dove hai fatto servizio un curriculum professionale con la preghiera di inoltrarlo, per le vie ufficiali, al Cesis. Se con l’imminente riforma dei servizi di sicurezza verranno riaperte le assunzioni per chiamata diretta dall’ambito civile, potresti essere chiamato anche tu. Sempre che il tuo curriculum sia di interesse per i servizi.

 
 
  1. Elio R.: sono un Ufficiale di Complemento dell’Arma dei Carabinieri in congedo. Attualmente lavoro presso una sede bancaria italiana a Londra. Vorrei entrare a far parte del SISMI. Dove devo inoltrare il mio curriculum? 

     

Anche a te il consiglio è di inoltrare una domanda, corredata da un curriculum, all’ufficio del personale dell’Ente in cui hai prestato servizio (sono loro che conservano ancora il tuo fascicolo) e sperare in una riapertura delle assunzioni per chiamata diretta dall’ambito civile.

 
 
  1. Daniele D. Ho 23 anni. Sono di Pisa e presto servizio presso la Folgore come istruttore militare di paracadutismo. Ho qualche riserva di posti nel SISMI?

     

Nessuna riserva di posti per il Sismi. Il tuo percorso per un eventuale passaggio ai servizi prevede una iniziale segnalazione per te, da parte dell’Ufficio “I” dell’Ente dove fai servizio, per il reparto informazioni e sicurezza dell’Esercito o per il RIS (Reparto Informazioni e Sicurezza) dello Stato Maggiore della Difesa. Se la segnalazione avrà un seguito sarai chiamato ad effettuare dei corsi di formazione nelle scuole di intelligence della Difesa e se ti abiliti ad alcune funzioni di intelligence, potrai in seguito interessare anche il Sismi (che non è un organo della Difesa in quanto dipende direttamente dalla Presidenza del Consiglio).

 
 
  1. Marta L. Sono una giornalista. E’ possibile visitare la sede del SISDE?

     

Di norma non sono previste visite nelle strutture operative o negli uffici dei servizi. Tuttavia essendo in una epoca in cui l’informazione è essenziale anche per la diffusione del concetto di sicurezza nella popolazione in generale, la tua domanda potrebbe essere accolta a seconda di come la motiverai e di come in seguito effettuerai l’informazione. Puoi quindi inoltrare la tua domanda all’Ufficio Stampa della Presidenza del Consiglio (che a sede a Palazzo Chigi, a Roma), che ha competenza anche sul Cesis ed il Sisde.

 
 
  1. Sono Bruno F. Vorrei frequentare il corso di Addestramento della scuola del SISDE. E’ possibile?

     

Solo il personale destinato all’operatività all’interno del servizio può accedere ai corsi di formazione e di aggiornamento. Per avere un’idea delle materie che vengono svolte puoi collegarti con il sito del Sisde (www.sisde.it) e cercare nella rivista Gnosis gli argomenti dei corsi di formazione ed addestramento.  

 
 
  1. Marco G., (avvocato penalista); quali sono i requisiti psico-fisici per accedere al SISDE?

     

I requisiti psicofisici partono da quelli più generali dell’idoneità al servizio nella Pubblica Amministrazione e nelle forze di polizia, a cui si aggiungono quelli specifici richiesti per i ruoli di agente operativo (più elevati e prevalenti sul piano psicologico) o di analista (più abbordabili e prevalenti sul piano delle conoscenze culturali).

 
 
  1. Alberto C. (Studente). Sto svolgendo al tesi di laurea sul controllo dei Servizi Italiani. E’ possibile svolgere un breve tirocinio all’interno del CESIS?

     

Il Cesis non prevede tirocini di alcun genere all’interno dei propri uffici o delle strutture a lui collegate. Il fatto che questa possibilità non sia prevista non vuol dire tuttavia automaticamente di no. Il mio consiglio è di effettuare comunque una richiesta scritta, motivata e circostanziata, alla segreteria del Cesis (che si trova a Palazzo Chigi, a Roma). In linea generale alle domande o istanze non previste si tende a dire “no”, tuttavia ogni richiesta viene sempre letta con attenzione e visto che fra i requisiti psicologici di un agente c’è anche la “curiosità” e l’ “iniziativa” è possibile che qualcuna di queste, particolarmente appetibile o circostanziata, potrebbe trovare accoglimento. Si sa che i servizi seguono delle regole, ma spesso hanno anche il potere di non seguirle. Questo fa parte della duttilità e della flessibilità mentale ed operativa che ogni appartenente ai servizi dovrebbe avere.

 
 
  1. Veronica F. (studentessa). Vorrei inoltrare il mio curriculum al SISMI. Qual è l’indirizzo? Ho qualche speranza che venga preso in considerazione?

     

Il Sismi non raccoglie curriculum e non ha un archivio di questi. Al Sismi c’è un elenco di tutti quegli esperti che, in caso di bisogno, possono essere consultati per un parere, ma si tratta di studiosi, professori, esperti che è difficile reperire nell’ambito della Pubblica Amministrazione. Anche un analista del Sismi potrebbe avere difficoltà nel “leggere” una situazione o un insieme di documenti. In questi casi si ricorre all’esperto esterno, a pagamento, per una specifica consulenza. Il tuo curriculum in ogni caso lo puoi inviare alla segreteria del Cesis, a Palazzo Chigi, ma senza nutrirci sopra alcuna effettiva speranza, almeno finchè non cambia l’attuale normativa.

 
 
  1. Walter T. (studente). In Italia esistono il SISDE, il SISMI ed il CESIS. Ok ma come sono strutturati al loro interno? Quali sono i loro Uffici e le loro Sezioni?

     

In linea generale ogni struttura ha una Direzione, una segreteria di Direzione, una sezione che si occupa del personale ed una serie di divisioni e di sezioni a seconda delle specifiche competenze del servizio. Al Sisde si fa controllo del territorio e quindi vengono monitorate tutte le attività illecite che possono effettuarsi sul territorio italiano (con una sezione per ogni tipo di attività, esempio mafia, terrorismo, traffico d’armi, ecc…). Al Sismi si fa spionaggio all’Estero, analisi delle informazioni acquisite e controspionaggio, sono quindi tre le divisioni più importanti (Ricerca, Analisi e Difesa) e poi c’è quella che si occupa dell’amministrazione e del personale. Al Cesis si fa prevalentemente analisi e si divide l’analisi per ambito di interesse e per area geografica. Diciamo quindi in linea generale che le organizzazioni interne dei vari servizi avvengono per funzioni e per aree di interesse. Il grosso del lavoro non è più l’acquisizione delle informazioni, le fonti sono moltissime e più che sufficienti, ma l’analisi delle informazioni raccolte. Si fa intelligence solo quando in base alle cose che già si sanno se ne affermano altre su cose che ancora non si sanno ma sono possibili, veritiere o solo in attesa di verificarsi. Approssimativamente possiamo dire che il 70% degli appartenenti ad un servizio sono analisti o amministrativi (come dei comuni impiegati con orario 9-16) e che solo un 30% è operativo (come quelle grigie persone che ti fermano per strada a chiederti una informazione o che attaccano bottone mentre fai la fila alla posta; non ci sono James Bond tra gli operativi).  

 
 
  1. Gaetana P. Buona sera dott. Cannavicci, vorrei sapere come vengono esattamente effettuati gli arruolamenti, sia civili che militari. Io posseggo un semplice diploma chimico, e nel sito dell’ex SISMI, vengono richiesti solo uomini e donne con laurea! Ma nel mio caso,allora, non vi è alcuna possibilità di riuscita? Grazie per la risposta.

     

Ai servizi di sicurezza possono accedere tutti i pubblici dipendenti della Pubblica Amministrazione per chiamata diretta. Vi accedono nei ruoli di agente operativo (dove si preferiscono i militari o le forze di polizia) e di analista (dove si preferiscono gli intellettuali, i laureati in discipline tecniche o scientifiche particolarmente rare, i linguisti, gli storici, gli antropologi, gli psicologi, …). Al momento dell’ingresso nei servizi perdono il loro status giuridico di militari e passano alle dipendenze della Presidenza del Consiglio. Gli operativi sono in genere più giovani ed hanno una vita media nel servizio di circa 10 anni e poi tornano nell’Ente di origine. Gli analisti sono un po’ più maturi ed hanno una vita media nel servizio più lunga per cui possono anche arrivare a prenderci la pensione.   

 
 
  1. Dario S. (disoccupato): Quali sono i requisiti più importanti per l’arruolamento nei Servizi di Intelligence?

     

I requisiti più importanti sono le capacità operative (per gli agenti) dimostrate negli anni di servizio nelle forze armate o nei corpi di polizia e le conoscenze (per gli analisti) circa delle discipline particolarmente rare e preziose. Le conoscenze sono il requisito indispensabile per chi deve comprendere cosa “bolle in pentola” negli ambiti di interesse per la sicurezza nazionale. 

 
 
  1. Giovanni G. (impiegato): é possibile essere assunti anche se non facenti parte dell’esercito o forze di polizia etc? Sarei davvero interessato. Grazie.

     

Possono essere assunti nei servizi di sicurezza, secondo le restrizioni dell’attuale normativa, tutti i dipendenti della Pubblica Amministrazione in grado di assicurare una prestazione utile agli scopi ed alle finalità servizio e di possedere i requisiti minimi richiesti dal NOS (nulla osta segretezza) per trattare le informazioni classificate.

 
 
  1. Vincenzo S. (dirigente medico di psichiatria, farmacologia e tossicodipendenze,  criminologo). Sarei davvero interessato ad entrare nei Servizi. Come posso fare?

     

In questi casi non è il singolo che contatta i servizi, ma sono i servizi che contattano il singolo, se segnalato da qualcuno che conosce le esigenze operative del servizio e le capacità professionali del singolo.  

 
 
  1. Andrea S. (studente liceale): che iter di studi universitari mi consiglierebbe per lavorare nei servizi? Grazie.

     

Allo stato attuale sono richiesti, come analisti, laureati in discipline umanistiche, antropologi, conoscitori dell’islam, dell’arabo e dei suoi dialetti, esperti in strategie internazionali, in diritto internazionale, … Sono molto richiesti gli informatici, i tecnici elettronici e delle telecomunicazioni, i biotecnologi. Basta poi leggere i giornali per rendersi conto di quali possano essere le esigenze di sicurezza per le Istituzioni italiane, sia per le minacce che possono venire dall’esterno che per le minacce che possono nascere sul territorio italiano. Su queste minacce è necessario disporre di esperti in grado di capire ciò che sta accadendo e di ipotizzare quello che potrebbe accadere nel breve, nel medio e nel lungo termine.

 
 
  1. Andrea D.M. (Security Manager): l’incarico che ricopro attualmente è compatibile con un qualche ruolo nei Servizi?

     

Una posizione sovrapponibile a quella del security manager è nata nelle forze di polizia e nelle forze armate. Gli ufficiali ed i funzionari di polizia vengono formati, fin dall’Accademia, alla gestione della sicurezza, sia attraverso la predisposizione di difese materiali, che di uomini, procedure, sistemi di rilevamento di anomalie e della predisposizione dei sistemi di prevenzione. Nate nel mondo militare sono poi transitate nel mondo dell’industria come protezione dei beni aziendali, dei brevetti e delle strategie di marketing. Quasi tutti i manager della sicurezza aziendale provengono dalle forze di polizia o dai carabinieri proprio per questa peculiarità dell’addestramento. Per cui possiamo dire che non solo è compatibile, è sovrapponibile e ricoperto da uomini che della sicurezza hanno fatto uno stile di vita.

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