Criminologia
Criminalità Violenta
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- Category: Criminologia
- Published: Thursday, 17 May 2007 20:10
- Written by marco
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La violenza è un'azione fisica o psichica esercitata da una persona su un'altra al fine di indurla a compiere atti che altrimenti non avrebbe compiuto;
L' OMS definisce la violenza come luso intenzionale o la minaccia della forza fisica contro sé stessi, contro unaltra persona o un gruppo o comunità che abbia unalta probabilità di provocare una ferita, la morte, un danno biologioco o psicologico o una sua privazione. Non tutti i comportamenti violenti sono criminali e quindi punibili, nel senso che per essere identificati come tali devono violare le normative del Paese in cui sono perpetrati. Per criminalità violenta si intende quindi la messa in atto di una condotta criminosa compiuta con atti di violenza, ovvero una tipologia di reato, discliplinata dal C.P., contro la persona, quindi contro la vita, l incolumità, la libertà individuale e personale, e rientrano in questa casistica:
Di notevole importanza per il suoi risvolti anche sociali è lomicidio consumato in ambito familiare; da sempre la famiglia rappresenta lembrione, il nucleo della società, in cui nascono e crescono relazioni affettive, culturali, valori da condividere; lomicidio in famiglia , nel nostro Paese, rappresenta mediamente il 30% del totale dei delitti volontari; inoltre, in otto casi su dieci di omicidio volontario consumato tra le mura domestiche, gli autori del reato sono uomini, che sovente si trovano nei più bassi gradini della scala sociale, e spesso sono disoccupati; le vittime maggiormente colpite sono le donne ( 40%), e nella fattispecie si tratta più frequentemente di uxoricidio; tradizionalmente, già dal 1800, si riteneva che le due motivazioni fondamentali dellomicidio in famiglia fossero legati a fattori economici ( eredità ) e passionali ( gelosia, adulterio, amore respinto ); ma oggi le dinamiche sono molto più complesse: relazioni affettive intrafamiliari turbate, distorte, schiacciate dalla quotidianità, dalle frustrazioni, insoddisfazioni, e dalle sconfitte che generano aggressività, impulsività, non sempre manifestate; senza dimenticare poi che possono sorgere, di per sé, psicopatologie mentali; ecco perchè quando ci sono casi di omicidi in famiglia, solitamente viene disposta la perizia psichiatrica, proprio perché la famiglia è considerata, nellimmaginario collettivo, come il nucleo di condivisione positiva di affetti, gioie e relazioni amorose, e il fatto che si possano commettere azioni così efferate è contro natura, quindi ci si aspetta una motivazione, se non psicopatologica, quantomeno irrazionale e non comprensibile; la perizia disposta dall Autorità Giudiziaria viene richiesta più spesso quando lautore del reato è una donna, proprio perché nellopinione pubblica è diffusa lidea e laspettativa che la donna omicida sia più anormale; già nella letteratura criminologica Positiva, la devianza femminile non era configurata come ribellione, trasgressività, atteggiamenti critici nei confronti della società, ma più semplicemente come anomalia biologica o malattia psicologica. Alle donne delinquenti non veniva riconosciuta una veste razionale, come risposta a specifici problemi o conflitti sia interni, che esterni, per questo erano considerate come o "da curare", o
In generale ci si aspetta che lomicidio in famiglia sia dovuto a cause psicopatologiche, ma in realtà alcune ricerche hanno evidenziato che il loro tasso di incidenza è del 40%, seguono litigiosità in famiglia (30%) e interessi economici.